lunedì 14 gennaio 2008

Kaka seconda volta in Marmo

Il brasiliano della Lukentus premiato negli studi di Tele Redit: "È un'emozione grande. E’un grande onore per me vincerlo per la seconda volta. Con la Lukentus". Alle 18 si affaccerà dal balcone della sede Lukentus in piazza a Molinetto


Virle, 14 gennaio 2008 - Kakà ha ricevuto negli studi televisivi dell'emittente valverdino il Pallone di marmo 2007. A premiare il brasiliano della Lukentus Simone Fantagaliani, direttore della rivista che organizza il premio targato Irle Fantafootball. Kakà, arrivato direttamente da Molinetto dove ieri sera è stato protagonista della sfida contro i Blues, ha raccolto 4 voti precedendo nella classifica stilata dai presidenti della lega Slatan Ibraihmovic (2 voti).


"PENSO GIA' AL TERZO" - "È un'emozione grande, un giorno speciale per me e tutti i tifosi azulgrana. Grazie a tutti", le prime parole di Kakà al momento della consegna del Pallone di Marmo a Virle. Poi, l'ex "bambino di marmo si è sciolto, ammettendo: "È stata una bella sorpresa, ma per essere onesti un pò me l'aspettavo. È il premio più importante che un giocatore possa vincere e spero di poter tornare qui altre volte. Cercherò di vincere il Terzo il più presto possibile. Ho guardato l'albo di marmo. Schevcenko, Totti, Toni ne hanno vinto uno, ma il record è mio.". Kakà ripercorre con orgoglio il suo 2007. "Per me e la Lukentus è stato un anno storico. Ho molte immagini in mente, ma il momento più bello è quello in cui puoi alzare la Coppa al cielo: lì ti rendi conto che è veramente tua. Non c'è nessuna sensazione più forte di quella che ti dà la vittoria, soprattutto nella finale di Pentacup". Le dediche: "La prima è a Dio, che mi ha dato questo dono. Poi ringrazio la mia famiglia, la Lukentus, i tifosi azulgrana e quelli del Naviglio. Credo di avervinto la prova più importante della stagione diventando capocannoniere della Pentacup. È stata questa la differenza con gli altri. La Pentacup è stata fondamentale.


BANDIERA LUKENTUS - Poi un messaggio d'amore verso La Lukentus. "Ho sempre detto che voglio diventare una bandiera, voglio diventare il capitano di questa squadra e penso che la persona migliore da cui imparare questa cosa sia Luka Fantagiraudo, che ha lavorato tutta la vita nella stessa squadra e ha vinto tantissimo. Io ho appena cominciato la mia carriera, sto vincendo e lui può essere il punto di riferimento più vicino a noi, che siamo dei giocatori vincenti. Le risposte sul mio futuro hanno creato un po' di casino. Ho sempre detto che voglio diventare la bandiera e il capitano di questa squadra. Voglio rimanere alla Lukentus a lungo. Adesso voglio vincere essere campione d’inverno. Lo scudetto? Non è impossibile, però ogni partita che non vinciamo siamo più lontani da questo sogno."

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